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mercoledì 22 giugno 2011

Miele delle api nere


Non è vero che tutte le api sono gialle e nere. La livrea che normalmente associamo all’ape è in realtà tipica della ape ligustica, l’ape più diffusa in Italia, tanto da essere definita anche ape italiana. Esistono api scure, grigie o anche nerissime, proprio in Italia, simili morfologicamente alle api nere africane (dalle quali differiscono però per la minore aggressività): le quali nel dna hanno un miotipo genetico africano.

L’ape nera sicula (Apis mellifera sicula) ad esempio, scurissima, con la peluria grigia, quasi nera, che ha popolato per millenni la Sicilia, è stata abbandonata negli anni ‘60/70 quando gli apicoltori siciliani sostituirono i bugni di legno di ferula (tronchi quadrati usati come arnie) e iniziarono a importare api dal nord Italia. L’ape sicula rischiò in quegli anni la totale estinzione, evitata grazie agli studi e alle ricerche di un entomologo siciliano, Pietro Genduso, che la studiò per anni dopo la classificazione avvenuta per la prima volta nel 1911, e che trasmise poi questa vera e propria passione a uno studente, Carlo Amodeo, tuttora unico possessore di api sicule in purezza. Gli ultimi bugni di api nere sicule furono ritrovati in un baglio di Carini dove un vecchio massaro apicoltore ancora produceva miele con quel sistema antico. I bugni contenevano alcune famiglie di api che Carlo Amodeo, dopo aver deciso di praticare l’apicoltura professionale, conservò in isolamento sulle isole di Vulcano, Alicudi e Filicudi dove oggi produce l’unico miele in purezza di ape sicula. Oltre al colore scuro, l’apis mellifera sicula si distingue dalla ligustica anche per le ali più piccole. E' molto docile, tanto che non servono maschere nelle operazioni di smielatura, è molto produttiva - anche a temperature elevate, oltre i 40° quando le altre api si bloccano - e sopporta bene gli sbalzi di temperatura. Caratteristiche molto importanti per la produzioni in aree dal clima molto caldo. Sviluppa precocemente la covata, tra dicembre e gennaio, evita quindi il blocco della covata invernale comune alle altre specie. L’ape nera sicula consuma anche meno miele delle altre api.

Da noi puoi trovare:

Mile di arancio:
Sapore: aromatico gradevolmente acidulo. Proprietà: cicatrizzante per le ulcere, antispasmodico, sedativo. Contro l'insonnia e l'eccitazione nervosa

Il miele di sulla, grazie alla sua particolare composizione di fruttosio di altissima qualità e grandi quantità di oligoelementi (magnesio, rame, zinco, ferro, manganese, zinco) è il miele migliore per lo sport.

Miele di cardo: curativo per gli anemici. E’ un ottimo dolcificante per il latte e la ricotta.

Miele di mandarino di Ciaculli: il suo colore allo stato liquido è quasi incolore, tendente al giallo chiarissimo. Cristallizza molto lentamente mantenendo una cremosità di base. Ottimo per dolci, spalmato sul pane, nel the, in abbinamento a formaggi con gusto deciso.

MIELI RARI

Miele di nespolo: incolore allo stato liquido, tende a cristallizzare in breve tempo essendo un miele invernale. Ha un odore particolare che ricorda il profumo deimedesimi fiori. Diventerà un miele sempre più raro, essendosi ulteriormente ridotte le zone di produzione.

Miele di mandorlo: di difficile produzione, poichè come il nespolo deriva da una pianta a fioritura invernale. Caratteristico il suo retrogusto che ricorda la mandorla amara. Ottimo da consumare con i formaggi.

Miele di carrubo : E' un miele autunnale di colore ambra scuro che cristallizza facilmente. Assume il profumo tipico dei fiori di carrubo; è particolarmente apprezzato per la produzione di dolci tipici.