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domenica 13 novembre 2011

Dolcetto Bricco Mollea

Tratto da "Gli amici del bar"

dolcetto_langheMonregalesi_con_nostalgia2010_vicoforte

Bricco Mollea di Angioletta De Giorgis, Dolcetto delle Langhe Monregalesi doc, “XIII° vendemmia. Con nostalgia”, 2010.



Un “piccolo” dolcetto pedemontano di Vicoforte (CN) vicino a Mondovì (CN).
Dove la pianura che da Torino scende a sud, scortata dalle Alpi e dalle colline del Monferrato e poi di Langa, verso il mare, si increspa e si solleva nel disperato tentativo di non finire a mollo nel Mediterraneo.
Alpi Liguri e non colline di Langa.
Piccolo perché ha le caratteristiche dei dolcetti di montagna.
E il dolcetto in montagna se la cava egregiamente arrivando a maturazione prima che scenda la neve.
E come tale non inarca un corpo possente con colori cupi, tannini ruvidi e alcool in sovrabbondanza.
Il frutto è più delicato e acidulo, il passo è agile da scalatore attento a non caricarsi di pesi superflui.


I profumi sono più minerali, di macchia, di sottobosco e di humus.
La bocca è fresca quasi acidulata come certi lamponi o le piccole prugne gialle che crescono lungo i bordi delle strade sterrate di montagna.
Sgrassante e bevibile.
Vini da riscoprire e da adottare per la loro esuberante normalità.
Da polenta e formaggi.
Piccolo perché è una produzione confidenziale.
Il produttore ormai in pensione ha dedicato molto al bellissimo B&B di chiara impronta contemporanea e il vigneto è piccolo, anche lui.
Piccolo per il prezzo di sette euro e cinquanta in enoteca.
Piccolo, anzi ormai unico perché dal 2011 dovrà chiamarsi Dogliani Docg.
E sia il territorio sia il vino con il Dogliani mi pare abbiano poco da spartire.
Forse solo la cultivar.
Per questo il produttore ha messo in etichetta “con nostalgia”.
Bonne degustation


Luigi


Campione omaggiato dallo “scopritore” Rosario Levatino e con lui degustato nel retro della sua enoteca i “Sapori d’Italia”.


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