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venerdì 2 dicembre 2011

Barolo, il Re dei vini, il vino dei Re

Pare che i “cugini” della Borgogna l'abbiano presa male. E che a Bordeaux siano quasi offesi. Robert Parker, il più ascoltato guru del vino che ha decretato il successo e la disgrazia di chissà quante cantine al mondo, ha scelto il Barolo per fare quello che non aveva mai fatto prima: una degustazione pubblica a New York, invitando un selezionatissimo gruppo di quindici produttori di Langa a presentare la nuova annata 2007 di fronte ai più importanti collezionisti di Stati Uniti, Canada e Inghilterra. (Tratto da La Stampa 2/4/2011)
Il Barolo è riconosciuto in tutto il mondo come vino di gran classe, da momenti importanti nella tavola delle grandi occasioni, per le pause di meditazione. Di lui si conosce bene la storia, che parte dai carteggi settecenteschi dei mercanti inglesi, passando per gli artefici della sua affermazione – la marchesa Giulia Colbert Falletti, l'enologo Oudart, il conte Camillo Benso di Cavour – in un crescendo di successi nelle principali manifestazioni enologiche mondiali. Il re dei vini diventa il vino dei Re. Ma la sua è anche la storia del popolo del vino, quello dei viticoltori e dei commercianti, dei vinificatori e degli osti che hanno scritto, forse con caratteri più piccoli ma certo non meno importanti, il suo destino.
Da quest'anno, in occasione delle festività natalizie (e non solo), grazie alla collaborazione con la bottega del Barolo di La Morra, abbiamo la possibilità di offrirvi una vasta gamma di grandi produttori di Barolo.
I nostri produttori:
Mario Marengo: La Morra, bottiglie prodotte 24000
Barolo 2007 (3500 bottiglie prodotte), nessuna chiarifica o filtrazione, barolo affinato in barrique nuove per un terzo, interpretazione esemplare della tipologia base.
Rocche Costamagna: La Morra, bottiglie prodotte 95000.
Barolo Rocche dell'Annunziata (bottiglie prodotte 25000). Ha una grande concentrazione di profumi , è floreale e speziato con note minerali, ha impatto gustativo pieno e avvolgente, ottima persistenza gustativa e finale etereo e setoso.
Renato Ratti: La Morra, bottiglie prodotte 250000.
Barolo Marcenasco (bottiglie prodotte 50000). Un ritorno in grande stile per questo vino. Un'etichetta che rende onore alla denominazione, regalandoci un Barolo dal giusto rapporto tra la qulalità ed il prezzo, che offre note territoriali ricche di carattere.
Franco Conterno: Monforte d'Alba. Bottiglie prodotte 110000.
Barolo Vigna Bussia Munie (bottiglie prodotte 13000). Affinato in botti grandi, dal tannino intenso e dalla notevole profondità gustativa. 
Viberti: La Morra, bottiglie prodotte 30000.
Barolo Serralunga 2007 (bottiglie prodotte 3000). Affinato in barrique in piccola parte nuove e si presenta moderno e dolce al naso, con tannini non aggressivi e discreto succo al palato. 
Cavallotto: Castiglione Faletto, bottiglie prodotte 110000.
Barolo Bricco Boschis (19900 bottiglie prodotte). Figlio di un'annata più calda, è avvolgente, floreale e maturo al naso; sul palato ha un frutto polposo, non privo di freschezza.
Flavio Roddolo: Monforte d'Alba, bottiglie prodotte 20000.
Barolo Ravera 2005 (3000 bottiglie prodotte). Un vino già aperto e profumato al naso, con ampi riflessi di china e di spezie e dalla grande bevibilità. 
Boglietti: La Morra, bottiglie prodotte 100000.
Barolo Airone (3000 bottiglie prodotte). Ha la struttura e la forza tannica proprie di Serralunga, unite a grande freschezza e a una dolcezza irresistibile.
Oddero: La Morra, bottiglie prodotte 120000.
Barolo Vigna Rionda 2000/2004 (2000 bottiglie prodotte). Grande esempio di quanto possa dare questo magnifico cru di Serralunga. 
Elio Grasso: Monforte d'Alba, bottiglie prodotte 85000.
Barolo Ginestra Casa Matè 2007 (14000 bottiglie prodotte). Eccellente, un vino completo, fine, succoso e di lunga persistenza. 
Giuseppe Mascarello e Figlio: Monchiero, bottiglie prodotte 60000.
Barolo Monprivato 2006 (22000 bottiglie prodotte). La classe di questo Barolo esce al meglio in questa annata classica, davvero un grande vino. Elegante, sfaccettato, sottile nei profumi floreali, minerali e di foglie secche, ha un palato slanciato, succoso, di grande energia e sapidità. 
Commenti tratti dalla guida “Slow Wine 2012” - Slow Food Editore